John Robert Cocker nasce il 20 Maggio 1944 a Sheffield, in Inghilterra. L’origine del soprannome “Joe”, pare derivi da un gioco che amava da bambino, chiamato “Cowboy Joe”. Sin da piccolo, Cocker è fortemente influenzato dalla musica di Ray Charles e Lonnie Donegan. L’artista canta per la prima volta in pubblico a 12 anni, nella sua città natale, quando il fratello maggiore, Victor, lo invita a suonare insieme alla sua band skiffle.(Metropolitanmagazine)
In quel periodo c’era un cantante nel circuito rock internazionale con cui nessuno poteva competere. Una volta David Bowie usò questa espressione per definire la voce di Bob Dylan: “Ha una voce come sabbia e colla“. (Ondamusicale)
Robbie Robertson alla vigilia del tour con Dylan (1966):
Quando ho iniziato a suonare con Bob, non sapevo quanta potenza vocale potesse uscire da quell’uomo fragile. Era così magro. Cantava più forte di James Brown. Eravamo in un campo di battaglia in quel tour e dovevi contrattaccare”.
A Bob Dylan, quando gli è stato chiesto chi fosse il più grande cantante della sua generazione ha risposto secco: "Il più grande cantante della mia generazioen? Oh, Joe Cocker, suppongo! Graham Nash sa cantare. Van Morrison è fantastico e anche Stevie Wonder è bravo. Ma, fra tutti loro, Joe è il più grande.”
A Woodstock (1969), il leone di Sheffield eseguì una cover di “I Shall Be Released” che lasciò senza parole il pubblico presente e, quando si unì al leggendario Leon Russell (per il disco davvero sottovalutato di Mad Dogs and Englishmen), si scatenò una straordinaria e leggendaria interpretazione di “Girl From the North Country“.
Cocker torna a scalare le classifiche americane nel 1975, con l’emozionante ballad You Are So Beautiful e poi esce You Can Leave Your Hat On, il più grande successo di Joe Cocker
Nella prima metà degli anni ’80, dopo quasi un decennio di anonimato, la carriera del bluesman torna a spiccare il volo. Il riscatto arriva con la sua versione di You Can Leave Your Hat On, scritta da Randy Newman e contenuta nella colonna sonora del film 9 settimane e ½