Vicky ha riferito di aver parlato col marito alla fine del concerto di Detroit, che Chris le disse di aver preso "un paio di Ativan più del solito" (l'Ativan è un ansiolitico a prescrizione medica, a base di Lorazepam), e che parlava biascicando.(Source Rockol.it)
È stata una delle voci più importanti degli ultimi venticinque anni, decisiva per forgiare definitivamente il suono e l’identità del grunge: Chris Cornell, grandissimo frontman dei Soundgarden ( e poi, in misura minore, degli Audioslave) è morto a Detroit
Martin Kirsten era nella stanza di Cornell, intorno alle 23,35, per aiutarlo a far funzionare il computer, e fu lui, prima di uscire, a dare le due pastiglie a Cornell.
A mezzanotte e un quarto, dopo aver parlato al telefono con il marito, Vicky ha chiamato Kirsten per chiedergli di andare a verificare che suo marito stesse bene, "perché non sembrava a posto, era come suonato e continuava a dire 'sono solo stanco', e le aveva riappeso il telefono". Rockol.it
Kirsten si è diretto verso la suite d'albergo di Cornell, la 1136 del MGM Grand Hotel, due stanze più in là della sua, e l'ha trovata chiusa. Allora ha chiamato la vigilanza dell'albergo dal telefono in corridoio, dichiarando che doveva entrare nella stanza per controllare che Cornell stesse bene".
Chris Cornell, che era nato a Seattle e il cui vero nome era Christopher Boyle, ha avuto tre figli, la prima Lillian Jean avuta dalla prima moglie Susan Silver, poi la seconda figlia, Toni (2004) e un figlio, Christopher Nicholas (2005) avuti con la seconda moglie Vicky Karayiannis.
L'aveva annunciato al suo ultimo concerto ma nessuno poteva immaginare a cosa si riferisse: il cantante Chris Cornell aveva lanciato l'inquietante messaggio dal palco ma nessuno gli ha dato peso finché non è arrivata la notizia del suicidio.
La vigilanza ha risposto a Kirsten che non potevano farlo entrare nella stanza di Cornell, perché non era registrata a suo nome. Allora Kirsten ha sfondato la porta con un calcio, ha attraversato la suite dove non c'era nessuno e si è diretto verso il bagno.
E poi c'è quella frase detta alla fine del concerto: "Sono davvero dispiaciuto per la prossima città". Il fotografo spiega che non ha mai pensato a quello che stava per accadere: "Io pensavo volesse dire che lo show della prossima città non poteva essere paragonabile allo show visto a Detroit. Adesso, suona davvero in maniera diversa". Un messaggio che nessuno è stato in grado di cogliere.
Anche la porta del bagno era chiusa, e ancora una volta la vigilanza si è rifiutata di aprirgliela. A questo punto la guardia del corpo ha aperto con un calcio anche la porta del bagno, trovando il corpo di Cornell steso sul pavimento, "con sangue che usciva dalla bocca e una banda elastica rossa da esercizi ginnici stretta intorno al collo".Bumbery ha aggiunto che la moglie e la famigl
Il medico dell'albergo, Dawn Jones, è arrivato alle 12,56, ha sfilato la banda elastica rossa da esercizi ginnici dal collo della vittima, che non respirava, ed ha provato a rianimarla. All'una è arrivata l'ambulanza, e un infermiere ha continuato il tentativo di rianimazione cardiopolmonare, ma all'una e trenta Cornell è stato dichiarato morto.
I detective arrivati sul posto hanno iniziato i rilievi, mentre uno di loro ha chiamato la moglie di Cornell per informarla della morte del marito e delle circostanze in cui era avvenuta.
L'autopsia eseguita dal medico legale della contea di Wayne ha stabilito che Chris Cornell si è suicidato per impiccagione, anche se la famiglia non è convinta di questa interpretazione, e che attende di conoscere i risultati completi dei test tossicologici. Secondo l'avvocato di Cornell, Kirk Pasich, al suo cliente era stato regolarmente prescritto l'Ativan, che pare abbia svariati effetti collaterali.