Le donne che fanno musica di successo sono sempre menoSecondo una ricerca americana, nel 2020 la quota di interpreti e autrici delle hit è diminuita rispetto al 2019.
l’Annenberg Institute della University of South California ha pubblicato il suo ultimo report sui dati demografici di chi crea musica. (estratto da Rolling Stone )
Si scopre che le donne rappresentano ancora un’esigua minoranza fra chi crea musica che va in classifica e che riceve una nomination importante ai Grammy. Non solo: nell’arco di un decennio, o quasi, «non c’è stato alcun aumento significativo e costante» del numero di musiciste donne presenti in un business musicale gestito tradizionalmente da uomini.
Il quarto rapporto annuale, preparato nel quadro della Annenberg Inclusion Initiative della USC col finanziamento di Spotify, ha esaminato genere ed etnie di artisti, autori, produttori e altri creatori delle 900 canzoni di maggior successo degli ultimi nove anni. Tra il 2012 e il 2020, le donne hanno rappresentato il 21,6% di tutti gli artisti, il 12,6% degli autori e il 2,6% dei produttori. I dati sono stati raccolti dai ricercatori Stacy Smith, Katherine Pieper, Marc Choueiti, Karla Hernandez e Kevin Yao analizzando le classifiche Billboard Hot 100 di fine anno e le principali nomination ai Grammy Awards.
A fronte del continuo richiamo da parte dell’industria musicale alla riforma di un sistema distorto, nel 2020 il numero di donne coinvolte nella creazione delle canzoni di maggiore successo è sceso a un livello persino inferiore rispetto a quello del 2019: la quota di artiste femminili è passata dal 22,5% al 20,2%; le autrici dal 14,4% al 12,9%; le produttrici dal 5% a un misero 2%. Quando poi si cercano produttrici di sesso femminile e nere, il rapporto coi colleghi maschi bianchi è di 1 a 180.