Robert Redford compie 80 anni. Impossibile non augurare buon compleanno all’attore e regista che ha fatto della sua carriera anche impegno sociale.
Redford, figlio di un lattaio, è cresciuto in un ambiente umile. Ed ha avuto una giovinezza decisamente ribelle: l’università grazie ad una borsa di studio sportiva, poi la fuga in Europa, dove girava in autostop e sopravviveva con la vendita di quadri che ha dipinto fino a quando non è stato scoperto in una scuola di recitazione a New York. Ma dopo un film come A piedi nudi nel parco con Jane Fonda e la commedia western Butch Cassidy con Paul Newman, Redford diventò rapidamente un idolo del grande schermo nella Hollywood di fine anni ’60.
Indimenticabile in Come eravamo con Barbra Streisand per la regia del suo amico Sidney Pollack che lo diresse insieme a Meryl Streep anche ne La mia Africa. Con La stangata, che ottenne 7 premi Oscar e grazie al quale Redford ricevette la sua prima nomination come attore protagonista. Dopo il successo de Il grande Gatsby, del 1974, l’attore iniziò un percorso cinematografico sempre più impegnato e di denuncia, politica e sociale. Da Tutti gli uomini del presidente, del 1976, dove recitò accanto a Dustin Hoffman in una pellicola sullo scandalo del Watergate e che ottenne sei nomination agli Oscar, fino a I tre giorni del condor, Il cavaliere elettrico e Brubaker.