8 Agosto'69 - Alan Parson e i segreti di Abbey Road

By editorial board on Agosto 8, 2021

Alan Parson ha un nuovo progetto, non si tratta di lavorare sulla musica ma di raccontare alcuni retroscena avvenuti negli studi diAbbey Road.
Adesso che gli Studios hanno aperto al pubblico per una serie di eventi il pioniere della registrazione racconta alcuni aneddoti legati alle registrazioni dei Beatles e dei Pink Floyd.

Il primo palinsesto di eventi sarà pubblicato sul sito www.abbeyroad.com e inizierà dal 13 novembre. Alan Parson che sta rieditando il disco The Turn Of A Friendly Card, ci racconta alcuni episodi.

Octopus’s Garden è stata la seconda canzone mai composta da Ringo Starr. L’idea per la canzone gli venne durante una crociera nel Mediterraneo a bordo dello Yacht di Peter Seller, in Sardegna nel 1968. Il capitano della barca racconto a Ringo che i polpi amano viaggiare attraverso il fondo del mare raccogliendo pietre e altri oggetti brillanti con i quali si costruiscono il loro giardino. Ovviamente la cosa incuriosì Ringo. Lo ricordo mentre soffiava dentro una cannuccia in un bicchiere d’acqua per ottenere l’effetto delle bollicine che è nella canzone. Devo confessare che non è la mia canzone favorita dei Beatles.

2. Elton John Ain't Heavy, He's My Session Brother

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Elton John Ain’t Heavy, He’s My Session Brother

Alan Parsons : " Non ho fatto alcun lavoro del tipo “ magia e reincarnazione di Graham Nash” degli The Hollies , ( quando ha lasciato il gruppo), ma horegistrato le loro prime sessioni con il nuovo cantante Terry Sylvester , che ho avuto modo di conoscere molto bene , e poi prodotto dischi solisti. Terry era stato portato per sostituire la voce Graham , cosa che ha fatto perfettamente . Ho lavorato su The Air I Breathe e He Ain’t Heavy, He’s My Brother - entrambi hanno visto cantare Terry, che è molto bravo nelle note alte . Un altro fatto meno noto è che Reg Dwight AKA Elton John suonava il piano in He Ain’t Heavy, He’s My Brother.

Doveva essere eliminata

Alan Parsons : " Quando stavamo montando la medley di tre tracce che appare sul lato 2 di Abbey Road , la canzone Her Majesty era stata originariamente e momentanaemente appoggiata tra Mean Mr Mustard and Polythene Pam. McCartney decise però di rimuovere il brano, e di eliminarlo del tutto, così l’ingegnere John Kurlander a cui era stato detto di non buttare via niente,  infilò i 20 secondi del pezzo  in fondo alla chiusura di The End. Il disco che è stato poi accidentalmente stampato su un acetato realizzato con quel master, venne passato all'ascolto. Quando McCartney sentì il disco decise che tutto sommato gli piaceva come era messa la canzone nel suo contesto e la lasciò.

Provvisoriamente Abbey Road era stato chiamateo “ dopo un pacchetto di sigarette”.

Alan Parsons: il titolo provvisorio dell'album era in realtà Everest, che prende il nome dalle sigarette del tecnico del suono Geoff Emerick che fumava al momento. La band era in procinto di prendere un jet privato per andare sulle pendici del Monte Everest a scattare la foto di copertina. Nel frattempo erano diventati sempre più ansiosi di finire l'album e così Paul ha suggerì che era sufficiente andare fuori in strada a scattare delle foto. Così l’album prese il nome della strada.

Percussioni con il martello e montaggio con le forbici

Alan Parsons: "Ringo aveva utilizzato un martello e un incudine reale per Maxell Silver Hammer , che aveva anche un intro sperimentale ovvero di invertire il nastro e inserire degli eco . Su Here Comes the Sun, Geoff Emerick aveva posto un nastro editing sul master per dare un effetto di svolazzamento suono della tastiera. Il mix di I Want You (She’s so Heavy) era sensa il fade out . In particolare mi ricordo di John Lennon che mi diceva 'solo tagliare il nastro' - letteralmente -. Mi disse esattamente dove tagliare alla fine, cosa che ho fatto con le forbici. E questo taglio netto che dà quel senso di drammatico e brusco finale "

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