Ronaldo scrive "Ciao Pelé, amico mio. Il vero Fenomeno eri tu"
Il tumore al colon ha provocato il graduale cedimento di vari organi dell'ex fuoriclasse. Il Santos ha già allestito una struttura per ospitare la veglia.
Il Brasile e il mondo del calcio sono in lacrime. La squadra del cielo guadagna un nobilissimo rinforzo. È morto Edson Arantes do Nascimento, al secolo Pelé, O Rei, La Perla Nera, il Dio di tutti gli stadi. Aveva 82 anni, era in ospedale da un mese. Ieri, alle 15.27 ora di San Paolo (le 19.27 italiane), gli è stato fatale il cedimento multiplo di vari organi, come conseguenza del cancro al colon.
Il brasiliano, l’unico a vincere tre titoli Mondiali (1958, 1962, 1970), era ricoverato all’Albert Einstein dal 29 novembre. Tutto il Brasile da allora era accanto a lui. La Seleçao durante il Mondiale aveva fatto il tifo per la leggenda verdeoro e nel Paese, conoscendo la gravità della situazione clinica, da giorni si era già pronti per il peggio. Negli ultimi anni Pelé aveva subìto tantissimi interventi chirurgici, soffrendo tanto di più rispetto a quando giocava e prendeva botte dai difensori avversari. Nel settembre del 2021 era stato operato al colon e da allora era stato sottoposto a ripetute sessioni di chemioterapia. All’inizio del 2022 erano state rilevate metastasi nell’intestino, nei polmoni e nel fegato. Lo scorso 21 dicembre il personale clinico dell’ospedale paulista aveva rilasciato un comunicato medico affermando che Pelé presentava una progressione della malattia oncologica e che aveva bisogno di maggiori cure legate alla disfunzione renale e cardiaca. Per questo motivo non gli era stato permesso di trascorrere il Natale a casa, come volevano i parenti. Kely Cristina ed Edinho, figlia e figlio del Re, nei giorni scorsi avevano pubblicato delle foto con il padre nella stanza dove era ricoverato. C’erano anche gli altri figli e i nipoti, uniti nella tristezza ma comunque felici di potere trascorrere le ultime ore tutti insieme. (Gazzetta dello Sport)