Ma per il polistrumentista - che ha trascorso 40 anni suonando principalmente il sassofono per Billy Joel e ha lavorato con Foreigner, Peter Gabriel, Daryl Hall e John Oates e la All-Starr Band di Ringo Starr, tra gli altri - l'odore è in realtà piuttosto dolce.
"È la cosa più bella perché posso essere dalla parte delle più grandi band che siano mai esistite", dice Rivera, che ha recentemente pubblicato un libro di memorie, Sideman: In Pursuit of the Next Gig, con una prefazione di Ringo Starr. "Pensaci: se fossi stato in una band, un frontman o qualcosa del genere, non avrei suonato in 'Sledgehammer'. Non sarei stato nei Foreigner. Non avrei fatto niente del genere. Non riesco a immaginare di avere un singolo concerto che sarebbe stato più gratificante che essere un sideman".
Scritto con Mike Poncy, Sideman fa un tour attraverso la vita e la carriera di Rivera, dalla frequentazione della High School of Performing Arts di New York fino ai giorni in cui si esibiva nei club e negli studi. .
Non mancano le storie nelle 258 pagine di Sideman, né in una conversazione a ruota libera tipicamente animata con Rivera poco dopo il primo appuntamento allo stadio di Joel con Stevie Nicks.
Sull'incontro con John Lennon
Fan dei Beatles come innumerevoli altri, Rivera ha incontrato John Lennon a metà degli anni '70 quando l'ex Beatle faceva parte di un gruppo chiamato BOMF (Band of Motherfuckers) e risiedeva al Record Plant di New York City, dove Rivera aveva compiti di pulizie.
"Era nello Studio C e io stavo letteralmente pulendo la spazzatura... perché Roy Cicala [ingegnere di casa] ci ha concesso tempo in studio e tempo per le prove", dice Rivera. "È stato come entrare in un film in Technicolor , è tutto quello che posso dire. Immagino che Roy e Jimmy Iovine mi conoscessero abbastanza bene da [hanno pensato], 'Beh, immagino che possa rimanere. Non è un rompiscatole.'
"Ma, sì, è stato pazzesco entrare in quella stanza. È stato come incontrare l'onnipotente Oz e scoprire che non era il ragazzo con le leve e tutto il resto."
Rivera e BOMF finirono per suonare insieme con Lennon per la sua ultima esibizione televisiva il 18 aprile 1975, interpretando "Imagine" durante uno speciale tributo al magnate dell'intrattenimento britannico Sir Lew Grade.
Dopo essere stato spesso in tournée con Starr e aver suonato con Paul McCartney sia attraverso Starr che Joel, Rivera è un Beatle timido. "Non ho mai incontrato George [Harrison], nemmeno una presentazione", dice.
Nel suo rapporto di lunga data con Billy Joel.
I quattro decenni di permanenza di Rivera nella band itinerante di Joel significano "tutto" per lui. "La cosa più importante è la gratitudine che ho per la posizione e il rispetto che ho per lui come bandleader", dice. "E' sempre il tipo che dice 'Voglio solo essere in una band', e [dico io,] 'Sì, ma poi ti capita di scrivere alcune delle migliori canzoni del mondo come solista' - come lo chiama Tony Bennett, juke box ambulante. E Billy e io condividiamo la stessa passione per [Jimi] Hendrix, i Cream. Ama i Traffic, come me, [e] i Rascals. Abbiamo molti punti in comune nella nostra collezione di musica, quindi suonare con qualcuno per 40 anni anni che in realtà ama la mia stessa musica, è fantastico".
Rivera è altrettanto esuberante riguardo al tour negli stadi in corso di Joel e Stevie Nicks, che è stato lanciato il 10 marzo a Los Angeles. "Alcune persone hanno detto, 'Stevie Nicks e Billy Joel? Non capisco.' Ma è stato incredibile. La sua band è stata fantastica, le sue canzoni sono incredibili. Billy è arrivato e ha cantato "Stop Draggin' My Heart Around". Sono due icone - lei è il prototipo di 'hippie californiano, lui è la quintessenza del newyorkese - e in qualche modo la musica si è incontrata proprio nel mezzo. Ci sono nove spettacoli in programma per quest'anno e non riesco a immaginare che la gente non vorrà continuare a vederli . È uno spettacolo meraviglioso."
