Jewel: "Vivevo in macchina perché non ho fatto sesso con il mio capo"

By editorial board on Novembre 5, 2022

Il 17 novembre 1998 la cantautrice statunitense pubblicava "Spirit", il suo secondo album

Quando aveva solo venti anni, ricevette da una casa editrice un'offerta da due milioni di dollari per raccontare la storia della sua vita.

Secondo i commenti degli esperti del settore l'anticipo offerto a Jewel sarebbe da "Guinness dei primati"; nessun musicista avrebbe infatti mai ricevuto tanto per un libro di memorie. La casa editrice era convinta che l'autobiografia di Jewel Kilcher poteva avere le carte in regola per essere un grande successo perche la cantante "è poco più che una bambina, e la sua carriera si basa su un album soltanto". Del passato di Jewel allora si conosceva ben poco era però entrata nella leggenda per aver vissuto in uno scuolabus abbandonato, mentre inseguiva il suo sogno di diventare una cantante. (Rockol)

Secondo Jewel, anche la sua storia di origine mitica - che viveva nella sua macchina per dedicarsi alla musica - era impantanata nella misoginia e nelle molestie sessuali che hanno afflitto i suoi primi anni di musicista.

 

Dovresti fingere di non essere di mezza età, dovresti fingere di essere una gattina sessuale per sempre, e ho pensato che il tutto era  davvero sgradevole.

Parlando con Stereogum, Jewel è entrata più nel dettaglio riguardo alla situazione e alle molestie complessive che ha dovuto affrontare da parte di giornalisti e discografici negli anni Novanta.

Questo settore è notoriamente scortese con le donne e ancora più scortese con le donne con l'età. Perdiamo molte cantautrici donne perché è così difficile. È difficile essere una mamma, avere tuo figlio a scuola ed essere un musicista.

"Tutta la mia carriera, l'inclinazione che i media le hanno dato è stata attraverso una lente davvero, oserei dire, patriarcale", ha detto Jewel. “Pensi alla mia storia di origine, vero? Il mondo intero sa che ho vissuto nella mia macchina. Pensano perché stavo combattendo per il mio sogno di musicista. Questa è un'assoluta falsa rappresentazione di ciò che è successo. Vivevo nella mia macchina perché non avevo fatto sesso con il mio capo. Mi sono rifiutata di essere sfruttata e lui non mi ha dato lo stipendio e non ho potuto pagare l'affitto e ho iniziato a vivere nella mia macchina e poi la mia macchina è stata rubata e per questo motivo sono rimasta senza casa, perché non mi sono fatta sbattere dal capo."

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