"Addio maestro e poeta": il cordoglio, da Ramazzotti agli Stadio. Mattarella: "Artista colto e raffinato.
L'amico Luca Madonia: "Era una persona umile, si reincarnerà in qualcosa di sublime.
Enzo Avitabile: "Il suo era un amore più divino che umano. Mi aiutò a vincere il premio Tenco"
L'esperienza in politica: "Non chiamatemi assessore, mi offende"
A partire dal Presidente Sergio Mattarella che si dice "profondamente addolorato dalla morte di #FrancoBattiato, artista colto e raffinato. Con il suo inconfondibile stile musicale, frutto di intenso studio e febbrile sperimentazione, ha affascinato un vasto pubblico, anche al di là dei confini nazionali". Il ministro della Cultura, Dario Franceschini: "Ci la lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d'autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne''.
Scrivono gli Stadio: "Se ne va uno dei più grandi cantautori della musica italiana che ha regalato capolavori senza tempo, un patrimonio musicale che supererà le correnti gravitazionali".
Così Dori Ghezzi ha ricordato Franco Battiato alla presentazione a Genova della Casa dei Cantautori. "Qui a Genova nel 2000 - Franco insieme ad altri cantanti fece un omaggio a Fabrizio De André cantando Amore che vieni, amore che vai e lui non riuscì a finirla per la commozione".
Un colosso della cultura italiana, un’intellettuale che ha usato ogni mezzo possibile per promuovere arte e bellezza, un’artista che con incredibile originalità ha realizzato opere che, senza alcun dubbio resteranno nel tempo, un poeta, pittore, regista, scrittore, compositore, direttore d’orchestra, cantante, autore, divo pop, e l’elenco delle sue attività potrebbe continuare ancora a lungo. Franco Battiato è stato una delle personalità più importanti della musica del nostro paese, sotto ogni punto di vista, ed è stato un clamoroso creatore di bellezza.
Battiato non è nato “cantautore”, lo è diventato strada facendo, nel meraviglioso percorso che lo ha portato dall’avanguardia al pop senza che questo scombinasse più di tanto la sua anima e i suoi progetti. (Ernesto Assante, LaRepubblica)