Crescere nelle strade brutali e brutali della classe operaia di Liverpool non è sempre stato il posto più gentile per un'anima sensibile come John Lennon. In effetti, lo ha indurito abbastanza drasticamente. L'iconica stella dei Beatles non è sempre stata l'amante dai capelli lisci che voleva sembrare.
John Lennon ha rivelato una volta in un'intervista, una conversazione registrata poche settimane prima della sua morte prematura per mano di Mark Chapman nel 1980, che la sua famiglia a Liverpool non era necessariamente attrezzata per soddisfare le nozioni del poetico John. "Da bambino era spaventoso, perché non c'era nessuno con cui confrontarsi", commentava.
"Né mia zia né i miei amici né nessuno hanno mai visto quello che ho fatto", ha aggiunto. “È stato molto, molto spaventoso e l'unico contatto che ho avuto è stato leggere di un Oscar Wilde o un Dylan Thomas o un Vincent van Gogh - tutti quei libri di cui mia zia parlava della loro sofferenza a causa delle loro visioni. A causa di ciò che hanno visto, sono stati torturati dalla società per aver tentato di esprimere ciò che erano ”. È stato un terrificante pezzo di prefigurazione.
Ha aggiunto: “Non mi sono mai reso conto che Lewis Carroll stava commentando il sistema capitalista e sociale. Non ho mai pensato a cosa intendesse davvero, come la gente sta facendo il lavoro dei Beatles. Più tardi, sono tornato a guardarlo e ho capito che il tricheco era il cattivo nella storia e il falegname era il bravo ragazzo. Ho pensato, oh, merda, ho scelto il ragazzo sbagliato. Avrei dovuto dire: "Sono il falegname". Ma non sarebbe stato lo stesso, vero? (cantando) "Sono il falegname ..."
John Lennon’s favourite books:
Beano
Ronald Searle (illustrations)
Little Women by Louisa May Alcott
Curiosities of Natural History by Francis T. Buckland
Alice in Wonderland & Through the Looking Glass by Lewis Carroll
Jabberwocky by Lewis Carroll
Just William by Richmal Crompton
Howl by Allen Ginsberg
Brave New World by Aldous Huxley
Finnegan’s Wake by James Joyce
On The Road by Jack Kerouac
The Psychedelic Experience: A Manual Based on the Tibetan Book of the Dead by Timothy Leary
Grapefruit by Yoko Ono
1984 by George Orwell
Animal Farm by George Orwell
Complete Tales and Poems by Edgar Allen Poe
Born Under a Bad Sign by Tony Palmer & Ralph Steadman
Forty-One Years In India by Field Marshal Lord Roberts
Major Works by Jonathan Swift
Major Works by Alfred Lord Tennyson
Under Milkwood by Dylan Thomas
I Am Also a You by Jay Thompson
Writings and Drawings by James Thurber
Complete Works by Oscar Wilde
Source: Radical Reads
Il brano scritto da George Harrison che vede nella versione finale la chitarra di Eric Clapton, primo musicista a suonare in un album dei Beatles, troverà spazio in questa veste mai pubblicata ufficialmente fino a ora nella riedizione di “The Beatles”, il leggendario “white album” che tornerà nei negozi il prossimo 9 novembre.
“While My Guitar Gently Weeps” (Acoustic Version, Take 2) è stato registrato il 25 luglio 1968, con George alla chitarra e Paul all’armonium. È una sceneggiatura oscura e meditativa di una canzone in continua evoluzione, come segue Paul, imparando gli accordi. George dice all’equipaggio di Abbey Road,