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Il set è arrivato su YouTube non molto tempo dopo che Collins ha lasciato cadere la musica sul set del suo spettacolo sulla trasmissione KEXP 90.3 FM a Seattle, Washington.
Prima del suo programma radiofonico, Collins ha postato su Facebook un'anteprima della presentazione, dicendo: "OGGI alle 17:30 su KEXP! Circa 26 anni fa (era Grace) ho progettato un set acustico di 3 canzoni con Jeff Buckley da uno studio qui a Seattle prima che suonasse uno spettacolo leggendario al King Kat Theatre!
"Quei nastri sono rimasti in magazzino per più di 20 anni e alla fine ho messo insieme la mia roba (-ish), li ho tirati fuori dal magazzino, li ho fatti masterizzare professionalmente e oggi su KEXP li riprodurrò per la prima volta in due decadi. L'INTERA SESSIONE. Soundcheck e Jeff che scherzano tra una canzone e l'altra, ecc! Nessuna intervista. Solo pura brillantezza.”
La storia di Jeff Buckley sarà raccontata nel biopic Everybody Here Wants You. A interpretare il cantante sarà l’attore e musicista di Broadway Reeve Carney. Si tratta di un film autorizzato dagli eredi di Buckley che hanno dato accesso al suo catalogo musicale.(Rolling Stone)
«Sarà l’unica trasposizione della vita di Jeff. Lo prometto ai fan: sarà fedele alla sua vita e al suo lascito», ha detto la madre del cantante Mary Guibert. «La determinazione che ho messo nella ricerca delle persone giuste, anche se c’è voluto tanto tempo, sta per dare i suoi frutti».
Non è la prima volta che Jeff Buckley viene interpretato in un film. Nel 2012, Penn Badgley (Gossip Girl) si era calato nel ruolo del cantante nel film Greetings From Tim Buckley che racconta i giorni nel 1991 in cui Jeff si preparava a un concerto tributo al padre Tim. In quel caso, buona parte della storia era romanzata e non era stata usata la musica originale di Jeff Buckley.
Jeff Buckley suona una versione di Mojo Pin nel video (fino a questo momento inedito) registrato il 10 marzo 1994 e pubblicato da Columbia / Legacy Recordings in onore del 25° anniversario di Grace, lo straordinario debutto del cantautore.
Il nome di Jeff è Jeffrey Scott Buckley, Jeff incontrò suo padre Tim Buckley, solo qualche volta durante la sua infanzia, e l'icona popolare del culto degli anni '60 non era presente nella vita di Jeff. In quegli anni, si faceva chiamare Scott “Scotty” Moorhead, dal cognome del patrigno, nonostante il suo vero cognome fosse quello del padre biologico. Dopo la morte di quest’ultimo, avvenuta per overdose nel giugno 1975, Buckley scelse di usare ufficialmente il nome registrato sul suo certificato di nascita, Jeffrey Scott Buckley
Il giorno in cui Buckley ebbe l’incidente nel fiume, Lory si trovava in Irlanda a Dublino, ricevette la telefonata “erano le 5:58 di mattina – non dimenticherò mai l’orario”. Prosegue così il suo racconto il manager:
Ero a Dublino, che vuol dire che doveva essere circa l’una a New York e mezzanotte a Memphis. Sono raggelato. Ho pensato che fosse un sogno. Ho lasciato cadere il telefono e non sapevo cosa fare.
Rientrato a Memphis, “totalmente insensibile, senza emozioni”, Lory si è recato presso il fiume dove Buckley ha trovato la morte, tre giorno dopo l’accaduto. Lì, l’uomo racconta di aver trascorso una quindicina di minuti lanciando sassi nell’acqua, pensando: “Come osi lasciarmi con questo mucchio di tu sai cosa?”.
Jeff Buckley annegò nel fiume Wolf di Memphis 20 anni fa. La sua eredità è stata uno scarso numero di lp- la quasi perfetta Grace del 1994 - una manciata di fantastici spettacoli dal vivo e molti cuori infranti. Jeffrey Scott Buckley è nato a Anaheim, il 17 novembre 1966 è morto a Memphis, il 29 maggio 1997.-
Jeff mostrò l'impressione di essere seguito dalla morte. ha detto:" Sai, morirò '"dice Joan Wasser, la musicista (aka Joan As Policewoman) a cui Buckley ha proposto il matrimonio pochi giorni prima della sua morte.
Jeff, ha fretta. La sera del 29maggio ‘97,mentre sta andando a registrare, si ferma con il furgone sulle rive del Wolf River, affluente del Mississippi, e vi si immerge; cosa strana, ha addosso tutto, jeans e stivali pesanti. Non ne esce più.
Jeff è improvvisamente annegato nel porto di Wolf River. È stato visto l'ultima volta che galleggiava sulla schiena, cantando Led Zeppelin 'Whole Lotta Love', nello stesso momento in cui un battello stava transitando, creando un gorgo che probabilmente lo risucchiò. Il cantante scomparve dalla vista di Keith Foti, che chiamò la polizia che, pur avendo ordinato un dragaggio della zona, non trovò nulla.
Aveva 30 anni.
Il corpo verrà trovato solo il mattino del 4 giugno, avvistato da un passeggero del traghetto American Queen, impigliato tra i rami di un albero sotto il ponte di Beale Street, la via più importante di Memphis. Gene Bowen (tour manager di Buckley) riconobbe il corpo da un piercing all’ombelico e dalla maglietta indossata. L’autopsia non rilevò tracce di alcol o di droghe; il caso venne archiviato come incidente. Un comunicato ufficiale dalla madre, diceva:
« La morte di Jeff Buckley non ha nulla di “misterioso”, legato a droghe, alcool o suicidio. Abbiamo un rapporto della polizia, un altro stilato da un medico e un testimone oculare, che ci confermano che si è trattato di un annegamento accidentale e che il sig. Buckley era in un ottimo stato mentale prima dell’incidente. »