Anne Erin Clark alias St. Vincent è stanca e stanca di cantanti che coverizzano incessantemente il classico di Leonard Cohen "Hallelujah", banalizzandone il significato originale. In un'intervista alla BBC Radio, la musicista americana 41enne ha definito queste cover "la cosa peggiore del mondo".
Parlando con la dj radiofonica britannica Jo Whiley, St. Vincent ha definito "Hallelujah" un capolavoro assoluto e ha spiegato come a Cohen sono occorsi molti anni per scrivere quella canzone. "Parla della difficoltà dell'essere vivi, l'agonia, l'estasi e tutto il conflitto intrinseco della cosa. Poi, come sai, per un certo periodo di tempo è diventata una canzone di cui la gente ne avrebbe fatta la cover ad American Idol. La gente la cantava ad American Idol e diceva semplicemente, 'Haaalelujah! Alleluuuujah!’. Ed è proprio la cosa peggiore del mondo. E' la cosa peggiore del mondo.”
"Hallelujah" venne incisa da Leonard Cohen per il suo album del 1984 “Various Positions” . La prima cover che ne venne fatta e che regalò un impulso di popolarità al brano fu quella eseguita da John Cale nel 1991 per un 'tribute album'. Mentre la migliore versione della canzone è ritenuta – praticamente all'unanimità - quella, celeberrima, di Jeff Buckley inclusa nel suo album del 1994, “Grace” .