Le pop star femminili celebrano un anno da record nella classifica dei singoli del Regno Unito

By editorial board on Gennaio 3, 2024

Le donne sono rimaste in cima alla Top 40 per 31 settimane senza precedenti e hanno rappresentato il 48,5% di tutte le canzoni che hanno raggiunto la Top 10, più sette delle 10 canzoni più importanti dell'anno.

 

Secondo i nuovi dati del British Phonographic Institute (BPI), gli ultimi 12 mesi si sono rivelati un anno da record per le musiciste nell'industria musicale britannica. Le donne hanno trascorso 31 settimane senza precedenti in cima alla classifica dei singoli del Regno Unito, e hanno rappresentato un record di sette dei 10 singoli più grandi dell'anno e più della metà della top 20 generale.

Dieci di quelle settimane al numero 1 sono appartenute a Miley Cyrus, che ha pubblicato il singolo più importante dell'anno con Flowers e che ha tenuto compagnia al primo posto con Dua Lipa, Ellie Goulding, Kenya Grace, Raye, Billie Eilish, Doja Cat, Olivia Rodrigo e Taylor Veloce.

Cyrus, Swift, Goulding e Raye insieme a SZA, PinkPantheress e la cantante camerunese-americana Libianca hanno diretto sette dei 10 brani più popolari dell'anno, il numero più alto in oltre 70 anni di storia della classifica ufficiale dei singoli.

La traccia di Goulding, Miracle, era una collaborazione con Calvin Harris; il resto della top 10 era composto da Dave e Central Cee e dal cantante nigeriano Rema.

L’amministratore delegato di BPI, il dottor Jo Twist, ha celebrato il cambiamento, ma ha sconsigliato l’autocompiacimento. “Il nostro lavoro nell’industria musicale continua a garantire che questa diventi la norma”.

Inoltre, il 48,5% di tutte le canzoni che hanno raggiunto la Top 10 quest’anno erano di donne – sia da sole che come collaborazioni – che rappresentano la quota annuale più alta di musiciste nella Top 10 di questo secolo.

Classifiche: in Italia nessuno ascolta donne e stranieri.
Un articolo di Rolling Stone USA  nota che le charts americane  mostrano un pronunciato calo di ascolti per gli album incisi da donne. E in Italia?

Rolling Stone Italia ha pubblicato un inchiesta dove si si evince che il panorama degli ascolti verso gli stranieri è catastrofico. ascoltiamo solo musichette italiane. Ecco un'estratto dell'inchiesta. per leggere tutto l'articolo clicca qui

Se negli USA c’è perlomeno una donna in top 10 (Billie Eilish), l’unica ragazza presente nella nostra top 10 semestrale di quest’anno è rigorosamente accompagnata dal fidanzato: è Sofì dei Me Contro Te, con il loro fortunato Fantadisco.

L’anno scorso nessuna donna è entrata nella top 10 degli album più venduti, e solo Giordana Angi ed Emma Marrone sono state al primo posto, per un totale di 50 n. 1 maschili in un anno. In questo 2021,

per soli sette giorni c’è stato un n. 1 femminile, quello di Lady Gaga. Per fare un confronto, la Francia ha visto tre donne nella top 10 complessiva del 2019 (Angèle, Lady Gaga, Aya Nakamura, per tacere della componente femminile del duo Vitaa & Slimane). Sempre tre donne nelle prime dieci posizioni nel Regno Unito (Lady Gaga, Billie Eilish e Ariana Grande), e due in Germania (Sarah Connor e Andrea Berg).

In Italia il calo dei cd e la crescita dello streaming hanno da tempo mascolinizzato le vendite, e inevitabilmente molte artiste italiane a fronte del lockdown hanno preferito rimandare l’uscita per non rischiare di rimanere schiacciate.

 

 

Il dato affascinante è però quello degli stranieri. Qualcuno glielo deve dire: non sanno più fare musica. Dev’essere per questo, evidentemente, che gli italiani ascoltano solo i loro connazionali.

Siamo in una situazione che ricorda gli anni prima del rock’n’roll, i 50s di Nilla Pizzi e Achille Togliani. In questo primo semestre non c’è l’ombra di un forestiero nella top 20 FIMI degli album più ascoltati.

E non è una particolarità del particolarissimo 2020: l’anno scorso nella top 20 di fine anno c’erano solo due nomi non tricolori: Queen al n. 10 e Billie Eilish al n. 15 con When We All Fall Asleep, Where Do We Go? che è ancor oggi il primo degli album non indigeni, al n. 21 della graduatoria semestrale.

Negli USA al contrario nella classifica omologa sventolano due bandiere canadesi (chi conosce gli americani, sa quanto la cosa li irriti), una sudcoreana (BTS) e volendo, una portoricana (Bad Bunny). Quello del Regno Unito è un caso a parte: finché si canta in inglese si è ben accetti, quindi una top 20 piena di americani e canadesi non stupisce molto, e in questo modo persino qui i BTS sono riusciti a strappare un n. 20: da noi, chi non parla italiano non ha niente da dirci

 

DISCLAIMER: the images used by Videomuzic are for the purpose of criticism and exercise of the right to report news, in low quality, in compliance with the provisions of the law on copyright, used exclusively for the information content.
DISCLAIMER: Videomuzic usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore utilizzate ad esclusivo corredo dei contenuti informativi.
Copyright © 2022 Videomuzic | Rome. ITA | Pictures, videos remain the property of the copyright owner, Any copyright owner who wants removed should contact us..
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram